Marcello Carrà è un ingeniere Ferrarese che si è dedicato all’arte creando disegni particolari utilizzando la conosciutissima penna Bic.
Le sue opere ritraggono sopratutto insetti perché rappresentano, secondo l’artista, la caducità della vita e la prossimità alla morte in quanto questi animali, apparentemente insignificanti e spesso ritenuti dalla gente ripugnanti, quando muoiono non fanno notizia, nonostante meritino un giusto riconoscimento poiché, di fatto, sono esseri dalla complessità sbalorditiva e meravigliosa che Carrà è in grado di evidenziare grazie ai suoi ingrandimenti (il più grande raggiunge gli 8 metri di lunghezza) ed alla sua grande attenzione per i dettagli. Tra l’altro tutte le sue opere sono correlate da lapidi commemorative che indicano la causa del decesso.
I suoi lavori possono ricordare le incisioni di Durer o i disegni di Pisanelli e anche delle Vecchie tavole scientifiche (che però non raggiungono la sua precisione).
Se spesso nelle Camere delle Meraviglie le vetrine entomologiche non mancano, la peculiarità delle sue opere portano ad un altro livello le collezioni d’insetti e Marcello Carrà ha creato una serie apposita intitolata in modo molto appropriato “Wunderkammer” perché ha come tematica sempre gli insetti ma, questa volta, non nel senso proprio scientifico dell’entomologia bensì forzandone le caratteristiche in modo strano così da tramutarli in animali fantastici ed immaginari.
Ritornando al suo stile e pensiero ricordiamo che la sua attenzione verso la morte è un altro tema che lo collega al “Memento Mori” molto ricorrente delle Stanze delle Curiosità.
Oltre agli insetti Carrà trae ispirazione anche da altri animali, ad esempio pesci e maiali e ha rielaborato dei disegni di Brugel e l’Angus Dei di Zurbaran.
Foto e Info:
http://www.marcellocarra.it/index.php?lingua=it&pagina=3380