Le Camere delle Meraviglie sono famose per la grande quantità di oggetti che conservano ed è ovvio che per possederne una bisogna avere molto spazio ma l’artista giapponese propone un escamotage.
Nakanishi, maggior figura dell’ avanguardia Giapponese negli anni 60, è attivo dal 1959 con una serie di dipinti intitolati Rhyme e ai nostri giorni continua la sua carriera artistica principalmente come pittore (raramente si è dedicato alla scultura).
Con la serie Compact Object del 1960 crea delle piccole uova contenenti artificialia e naturalia (categorie di oggetti presenti nelle Wunderkammer) si tratta, infatti, di gusci in poliestere che racchiudono “detriti della società consumistica” quali come ossa, componenti di orologi, capelli, lenti, bottoni, forbici, tappi… insomma delle piccole wunderkammer compatte che non richiedono molto spazio e sanno creare lo stesso stupore e meraviglia che si proverebbe trovare in una stanza delle Curiosità, anzi forse uno stupore maggiore perché il dubbio di cosa si trovi nell’involucro crea molto più mistero del poter vedere oggetti disposti su degli scaffali.
Foto e Info:
http://www.artnet.com/artists/natsuyuki-nakanishi/
http://fergusmccaffrey.com/artist/natsuyuki-nakanishi/
https://www.instagram.com/p/un0wx2K_gW/
http://search.artmuseums.go.jp/search_e/gazou.php?sakuhin=53510&edaban=1
http://blog.nadyawasylko.com/post/17559221935/compact-object-1962-by-japanese-artist-natsuyuki
http://www.tokyoartbeat.com/tablog/entries.en/2014/03/hi-red-center-2.html
http://www.fastcodesign.com/1671307/an-exhibition-charts-the-rise-of-tokyos-avant-garde