ROA è uno street artist Belga famoso per i suoi murales di giganteschi animali bianchi e neri, ma nonostante la sua formazione da street artist, ha saputo rapportarsi anche con gli ambienti chiusi delle gallerie dando vita a diverse mostre.
Tutte le sue opere hanno come tema il rapporto tra l’uomo e gli animali. Gli animali, spesso sono adeguati al luogo in cui si vuole eseguire l’opera e quindi caratteristici o nativi della zona, essi trovano una loro collocazione negli spazi abbandonati e inutilizzati come i grandi muri e assumono caratteri crudi con i loro colori grigi e neri, a volte mostrano sul loro corpo i segni del passaggio dell’uomo.
Ma ROA si confronta non solo negli spazi pubblici ma anche in quegli chiusi delle gallerie e parlando del suo lavoro dice:
“When I am working in a gallery, I appropriate the place as if it were one installation. The gallery will become a cabinet of curiosities, a Wunderkammer, where people can touch my work. I want that interaction between the visitors and my work. It will be much more dynamic and interesting for the visitors than a traditional gallery show.”
“Quando sto lavorando in una galleria, cerco si rendere il luogo come se fosse un’installazione. La galleria diventerà un gabinetto di curiosità, una Wunderkammer, dove le persone possono toccare il mio lavoro. Voglio che ci sia interazione tra i visitatori e il mio lavoro. Per i visitatori sarà molto più dinamico e interessante che una galleria tradizionale. “
In queste mostre crea installazioni senza perdere il suo stile ma cambiando solo i supporti fatti di armadietti, scatole e altri arredi che consentono allo spettatore di interagire e manipolare le sue opere.
Aprire, spostare o cambiare la prospettiva sono tutte azioni che rivelano i dettagli anatomici degli animali che ROA raffigura, si possono distinguere gli scheletri, il sistema nervoso, l’apparato digerente ecc., tutto sempre descritto e illustrato con particolare attenzione quasi come un manuale naturalistico.
A volte questi armadietti sono affiancati anche da oggetti particolari che evidenziano il rapporto tra uomini e animali, quindi oggetti scientifici, “spazzatura”, armi, ecc
Si può quindi concludere che anche la contemporanea street art fa i conti con il passato ed è in grado, come in questo particolare caso, di creare delle Camere delle mervaglie naturalistiche alla pari di quelle antiche dove gli studiosi studiavano e si compiacevano della bellezza o del lato oscuro della natura.
Foto e Info da:
http://www.arrestedmotion.com/