Come in parte già visto nel Museo Naturale di Berlino con la Wet Collection i barattoli con gli animali imbalsamati “sotto spirito” o formalina, ma anche organi umani o feti deformi, spesso facevano parte delle collezioni di una Camera delle Meraviglie. Il loro aspetto bizzarro e macabro provocava molto interesse da parte di medici e scienziati, ma ai giorni nostri si è tramandato questo uso?
Sicuramente si, ma l’artista canadese, Iain Baxter& ha reinterpretato a modo suo questa usanza.
Joseph Iain Wilson Baxter, che dal 2005 ha cambiato legalmente il suo nome in Iain Baxter&, è uno dei più importanti artisti concettuali canadesi, le sue opere hanno tratti contraddittori (tradizione e iconoclastia, umorismo e serietà, calcolo e fortuità); i temi ricorrenti dei suoi lavori sono: i concetti legati all’arte ed alla sua definizione, i sistemi commerciali, gli oggetti d’uso quotidiano, il modo in cui abitiamo, trattiamo e pensiamo all’ambiente.
In queste opere, che si rifanno ai vasi delle Wunderkammer, prende contenitori trasparenti e li riempie con peluche e acqua distillata, poi li dispone secondo la loro grandezza in scaffalature industriali. Le opere sono riunite in questa serie chiamata “Animal Preserve”.
Sempre riferita all’utilizzo di peluche si trova anche la serie “Fluffy” nella quale alcuni pupazzi sono ammassati e chiusi in una rete metallica mentre altri, come per “Animal Preserve”, sono stati inseriti in barattoli ma, questa volta, sono posizionati in una vetrinetta.
Probabilmente queste sue opere, potrebbero essere collegabili, richiamate ed essere influenzate da alcuni degli studi a cui Baxter& si è dedicato: la zoologia e la biologia della terra.
Foto e Info da:
http://ccca.concordia.ca/artists/artist_info.html?languagePref=en&link_id=844&artist=Iain+BAXTER%26
http://ggavma.canadacouncil.ca/htmlfixed/Archives/2004/baxter-e.html#top